Gioco di squadra

Riscopriamo la Confessione

Riscopriamo la Confessione


Nella stanza scoperchiata di una casa dove c'era molta gente con Gesù, quattro persone trasportano un malato cronico davanti al rabbì di Nazaret. Si sente un volere comunitario di vincere il suo male con una fede che “si confessa dall'interno del corpo di Cristo, come comunione concreta dei credenti”. 

E' segno di fede viva sentirci tutti responsabili di tutti, in un'interdipendenza tale per cui il peccato e il male di uno influiscono sugli altri. Di fronte alle “paralisi” dell'umanità, la Chiesa con compassione e autorevolezza, rilancia sempre l'offerta di salvezza su ogni cronicità cattiva. 

La soluzione evangelica è il “gioco di squadra”, lo “stile sinodale”, il camminare insieme, unendo gli sforzi. L'umiltà, la povertà, la pazienza e l'obbedienza (i 4 portatori) sono le virtù che portano a Gesù chi giace nella miseria. Anche oggi si può farsi carico di tanti “paralizzati nello spirito” e portarli da Cristo. 

 

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